5 mete da visitare assolutamente in Basilicata

La Basilicata è conosciuta in tutto il mondo per i Sassi di Matera, set naturale scelto da registi di fama internazionale per girare i loro film (Mel Gibson e Pier Paolo Pasolini, volendo citare i più famosi). Oltre la Città dei Sassi, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 1993, la Basilicata ha tanto da offrire: borghi fantasma, il parco nazionale più grande d’Italia, spettacolari guglie naturali e la perla del Tirreno.

Scopri le 5 cose da vedere assolutamente in Basilicata nel 2020 durante un soggiorno di una o due settimane in totale relax e conoscenza di saperi e tradizioni. Puoi trovare maggiori informazioni sui vari portali locali, in cui è possibile trovare molte più informazioni e, soprattutto, guide ed itinerari. Tra quelli consigliati possiamo sicuramente citare Basilicata Turistica, Basilicatanet, APT Basilicata e il “nuovo” portale Basilicata nel cuore (https://www.basilicatanelcuore.it/), dove al suo interno potrai trovare tante altre mete che meritano di essere inserite in un itinerario di più ampio respiro, ciascuna descritta con dovizia di particolari e interessanti curiosità.

Matera, la Città dei Sassi

Una delle città più antiche del mondo, letteralmente scolpita nel tufo, nominata Capitale europea della Cultura per l’anno 2019. I Sassi rappresentano l’attrazione principale, con le loro grotte-abitazioni, i caratteristici vicoli e le chiese rupestri. Il quartiere più antico è Sasso Caveoso, mentre nel Sasso Barisano sono presenti le principali strutture ricettive, i ristoranti e i negozi per i turisti. Un soggiorno a Matera non si conclude però con la sola visita dei Sassi. Sopra il Sasso Barisano, ad esempio, svetta la Cattedrale della città, risalente al XIII secolo. Prima che fosse costruita la Cattedrale, sul colle della Civitas sorgeva fiero il monastero di Sant’Eustachio, celebre figura dell’ordine benedettino. Agli stessi monaci è collegata la nascita delle chiese rupestri, collocata durante il periodo dell’Alto Medioevo. In quel tempo, i monaci benedettini iniziarono ad abitare dentro le grotte, che divennero dei veri e propri centri di preghiera. Ancora oggi, le chiese rupestri di Matera conservano decorazioni pittoriche di assoluto interesse storico-artistico. Complessivamente, si contano circa 150 chiese rupestri in quel di Matera e nelle immediate vicinanze. Da qui l’istituzione del Parco delle Chiese Rupestri del Materano. Tra quelle più celebri, si annovera la chiesa rupestre di San Pietro Barisano.

Craco, il borgo fantasma

La Basilicata è anche terra di borghi. Il più famoso, presente in tutte le guide turistiche dedicate alla Lucania, è Venosa (provincia di Potenza). Nessuno di loro però può dire di avere il fascino di Craco, borgo fantasma della provincia di Matera. Prima degli anni Sessanta, Craco era conosciuto come il paese del grano. Infatti, i crachesi erano dediti alla coltivazione delle terre dei ricchi latifondisti. Dopo la riforma agraria però le cose cambiarono in fretta. Le terre iniziarono a non essere più coltivate. Contemporaneamente, il suolo sotto i piedi dei crachesi iniziò a cedere. A partire dagli anni Sessanta una frana proseguì, giorno dopo giorno, incessante il suo lavoro. Circa quindici anni dopo il borgo antico di Craco si svuotò, in quanto non fu considerato più luogo sicuro dove abitare. Costretti dagli eventi, i crachesi dovettero abbandonare il loro paese di origine per trasferirsi a valle. Oggi Craco è uno dei siti turistici più interessanti da visitare durante una vacanza in Basilicata. Se all’inizio degli anni Duemila le visite si attestavano a poco più di mille nell’arco di dodici mesi, la situazione ora è ben diversa: secondo gli ultimi dati, il borgo fantasma di Craco conta quasi 20 mila visite ogni anno, con un trend in continua crescita.

Parco nazionale del Pollino, il più esteso d’Italia

Con un’area di oltre 1.920 km quadrati, il Parco nazionale del Pollino è il più grande Parco presente nel territorio italiano. Si estende tra Basilicata e Calabria, attraversando i territori di Cosenza, Matera e Potenza. Prende il suo nome da una delle principali vette del Parco, Pollino appunto, che per pochi metri non può fregiarsi del titolo di monte più alto. Infatti viene battuto dal Serra Dolcedorme, la cui cima raggiunge i 2.267 metri (con i 2.248 del Monte Pollino). Natura incontaminata, antiche ricette e siti archeologici risalenti alla Preistoria costituiscono i più importanti temi d’interesse per chi visita per la prima volta il Parco. Nel cuore del Parco nazionale del Pollino sorge Viggianello, appartenente al prestigioso elenco dei Borghi più Belli d’Italia. Un borgo montano, situato nella provincia di Potenza, dove è possibile camminare tra i pini loricati, emblema del Parco. Un altro luogo da non perdere è la Grotta del Romito, uno dei più importanti siti archeologici non soltanto della Basilicata ma di tutta Italia. Si trova all’interno del comune di Papasidero (provincia di Cosenza). Deve la sua fama per essere un insediamento abitato fin dal Paleolitico e per una delle più antiche testimonianze di arte rupestre presente sull’intero territorio nazionale.

Dolomiti Lucane, simbolo della Basilicata

Quando su Internet compare il nome Dolomiti, l’associazione diretta di 9 persone su 10 ha come protagoniste le montagne presenti in Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Quasi nessuno prende invece in considerazione le Dolomiti Lucane, spettacolare rilievo montuoso appartenente alla catena degli Appennini e che sorge nella provincia di Potenza. Le Dolomiti della regione Basilicata si distinguono per le loro incredibili guglie, davanti alle quali i turisti trattengono ogni volta il fiato. Sono almeno tre le esperienze da fare una volta raggiunte le Dolomiti Lucane: visitare il borgo di Castelmezzano, passeggiare nel centro storico di Pietrapertosa, provare il Volo dell’Angelo.

Sia il borgo di Castelmezzano che quello di Pietrapertosa fanno parte della ristretta cerchia dei Borghi più Belli d’Italia ed entrambi sono abbracciati dalle Dolomiti Lucane. Il borgo di Pietrapertosa è anche conosciuto con l’appellativo di presepe tra i monti.

Maratea, la Perla del Tirreno

Per una sola lettera Maratea non è l’anagramma di Matera. Nota a tutti con il soprannome di Perla del Tirreno, Maratea è la testimonianza diretta di come la Basilicata sia una regione in grado di offrire un’esperienza turistica a 360 gradi: dopo la storia e l’arte tra i Sassi di Matera e le chiese rupestri, il fascino di borghi fantasma e incastonati nelle montagne, la natura incontaminata del Parco nazionale del Pollino, Maratea completa il cerchio presentandosi come principale centro turistico per chi desidera trascorrere una settimana di relax sulla costa tirrenica della Lucania. Il comune è arroccato sul Monte San Biagio, in uno dei più suggestivi tratti costieri del golfo di Policastro. Prima ancora di parlare delle spiagge, è doveroso ricordare la presenza del Cristo di Maratea, la seconda statua del Cristo Redentore più alta al mondo (seconda solo a quella di Rio de Janeiro). Tra le spiagge più belle di Maratea si annoverano la spiaggia d’I Vranne, la spiaggia nera, la spiaggia di Macarro, la spiaggia di A’Gnola e la spiaggia di Castrocucco.